Gli sviluppi della legge riguardanti le aggressioni ai sanitari sono assai rilevanti per chiunque lavori in ambito socio-sanitario. Non sono poche, infatti, le modifiche intervenute con la legge approvata dal Senato il 5 agosto 2020. In questo articolo abbiamo cercato di raccogliere le principali.
Aggressioni ai sanitari: il quadro generale
Probabilmente conoscerai tutte le sfumature del problema riguardante le aggressioni ai sanitari. Il problema non è poco rilevante: nel giugno del 2019, i casi stimati di aggressione ai medici e agli infermieri si aggiravano intorno ai tremila. Un altro dato che lascia perplessi è quello riguardante il numero di denunce effettivamente sporte all’Inail: solo 1200 in tutto l’anno, meno della metà delle aggressioni stimate. Secondo quanto sostenuto dal sindacato degli infermieri, poi, la maggior parte delle aggressioni ai sanitari sembrerebbe avvenire ai danni dei medici e agli infermieri di pronto soccorso. Sono anche questi dati ad aver orientato la giurisprudenza verso il tentativo di ristabilire l’intesa tra operatori sanitari e pazienti. La speranza è anche quella di rigenerare la fiducia nei confronti degli operatori sanitari da parte dei pazienti e permettere agli operatori stessi di lavorare nelle migliori condizioni. E questo altro non è che la salvaguardia dell’articolo 32 della Costituzione, quello che sancisce il diritto alla salute.
L’iter della legge
Il percorso che ha portato alla legge sulle aggressioni ai sanitari è iniziato nel settembre 2019 durante il primo governo di Giuseppe Conte. Il 25 settembre la legge era stata approvata per la prima volta, per poi essere sottoposta a modifica da parte della Camera il 21 maggio 2020. Infine, il 5 agosto 2020 diviene legge a tutti gli effetti, dopo l’approvazione unanime al Senato. Come abbiamo accennato, il Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge n. 867-B “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”. Le modifiche non sono state poche e, soprattutto, non sono state poco rilevanti. Ecco le parole del ministro della Salute Speranza ha espresso parole di soddisfazione: «Da oggi c’è una legge che difende con più forza da ogni forma di aggressione i professionisti sanitari e il loro lavoro. Gli episodi di violenza e le aggressioni a chi lavora negli ospedali e negli studi sono inaccettabili. Ci prendiamo cura di chi si cura di noi»
Aggressioni ai sanitari: le novità legali
Come era previsto, questa nuova legge va a modificare l’impianto normativo riguardante le aggressioni ai sanitari. Viene modificato, quindi, l’assetto di alcune norme del codice penale: sono previste pene assai più severe per chiunque commetta aggressioni contro medici e operatori sanitari in generale. Con riferimenti più puntuali, la legge, con i suoi dieci articoli, comporta per chiunque commetta aggressioni con dolo pene fino ai 16 anni. Non solo: sono previste anche pesanti sanzioni pecuniarie. Vengono definite, come logica vuole, delle aggravanti: la distinzione dipende dal tipo di lesione apportata e, quindi, dal tipo di reato commesso. Si parla dunque di:
- Pene da quattro a dieci anni per lesioni gravi;
- Pene dagli otto ai sedici anni per lesioni gravissime;
- Per tutte quelle aggressioni che non costituiscono reato è prevista una sanzione pecuniaria che può variare tra i 500€ e i 5.000€.
Le altre novità
Quelle sul lato delle pene previste non sono le uniche novità introdotte con la legge approvata il 5 agosto 2020 riguardo le aggressioni ai sanitari. Infatti, altre importanti novità sono state introdotte anche sul lato dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori socio-sanitari: questo dovrà essere composto almeno per metà da donne. È stata istituita, inoltre, anche una giornata dedicata alla prevenzione contro le aggressioni ai sanitari. Questa “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari” è stata ideata per «concorrere allo sviluppo di una cultura che condanni ogni forma di violenza». La sua istituzione è molto più rilevante di quanto non si creda sul lato della sensibilizzazione al problema.
Aggressioni ai sanitari: conclusioni
L’approvazione della legge riguardante le aggressioni ai sanitari, come avrai potuto comprendere, rappresenta un grande passo avanti. Non solo sul piano legale, ma anche su quello culturale e sociale. La legge del 5 agosto ha soddisfatto, proprio per il passo avanti che rappresenta, tutti coloro i quali si sono mossi a favore di questo importante cambiamento.
Ultimi commenti