Quanto guadagna uno specializzando? E’ sicuramente questa una delle domande che ti starai ponendo per la valutazione della tua futura carriera da medico specializzando in Italia. In questo articolo abbiamo cercato di riassumere tutte le principali informazioni sul guadagno del medico specializzando in Italia e le problematiche ad esso legate.
Guadagno specializzando: aspetti generali
Iniziamo col dire che la carriera da medico specializzando, come saprai, garantisce una certa retribuzione. La remunerazione per il medico specializzando viene stabilita per legge e subisce un aumento progressivo a partire dal terzo anno.
Ciò che potresti non immaginare e che è importante sottolineare è che la somma percepita con la borsa di studio è sottoposta al pagamento di una serie di tasse obbligatorie.
Da questo deriva che per capire con oggettività quanto guadagna uno specializzando occorre tenere conto delle varie tasse obbligatorie, che sono le principali voci di spesa dei giovani medici a fronte di impegni già gravosi. Per questo motivo la questione è seria e merita un valido approfondimento.
Quando inizia a guadagnare uno specializzando
Per fortuna la specializzazione, con i suoi ritmi e le sue fatiche, è retribuita. Per capire quando guadagna uno specializzando occorre riferirci alla borsa di specializzazione.
La borsa fa percepire uno stipendio medio e prevede implicitamente alcune imposte.
Il trattamento economico è infatti regolato e stabilito per legge ed è “costituito da una parte fissa, uguale per tutte le specializzazioni e per tutta la durata del corso, e da una parte variabile” che viene determinata “ogni tre anni, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro della Salute e con il Ministro dell’Economia e delle finanze, avuto riguardo, preferibilmente, al percorso formativo degli ultimi tre anni”.
Tutto definito insomma, con poche eccedenze sulla carta. In definitiva nei primi due anni lo stipendio medio di un medico specializzando è di circa 1.765 euro netti al mese; dal terzo anno arriva circa a 1.840 euro.
Come è strutturato lo stipendio del medico specializzando ?
Come si arriva all’importo di €1795 al mese che abbiamo indicato sopra? Allora, come abbiamo detto, il trattamento economico è composto da:
- una parte fissa, uguale per tutte le specialità = € 22.700 lordi annui
- una parte variabile per i primi due anni = € 2.300 annui lordi
- una parte variabile per gli anni successivi = € 3.300 annui lordi
Da ciò si deduce che nei primi due anni di frequenza, la remunerazione annua lorda è € 25.000. Divisa per 12 mensilità = € 2.083.

Come si calcola la retribuzione netta mensile del medico specializzando?
Per calcolare il guadagno netto mensile del medico specializzando occorre tenere conto dei cosiddetti “oneri previdenziali”, cioè delle trattenute per la pensione.
Il medico in formazione specialistica è iscritto , ai fini previdenziali, alla gestione separata INPS di cui all’art. 2, comma 26,della legge 8 agosto 1995 n. 885. Questo comporta:
- In prima battuta uno scorporo del 16% pagato dall’Università all’INPS (quindi, nei primi due anni ad esempio: € 22.700 (parte fissa ) + € 2.300 (variabile) = € 25.000 lordi annui / 12 = € 2083 lordi mensili. € 2.083/1,16 = € 1.795
- Dall’importo residuo che si ottiene (nel caso del primo biennio € 1.795,97) occorre detrarre un altro 8% che è il versamento a fini pensionistici a carico del medico. Quindi € 1.795,97 x (1 – 0,08) = € 1.652,3
Quindi lo stipendio mensile netto per il medico specializzando è € 1.652,3. Non ci sono altre imposte, perchè il medico in formazione specialistica non paga le imposte sul reddito delle persone fisiche.
Remunerazione stabilita per legge e in aumento progressivo dal terzo anno.
Il guadagno del medico in formazione specialistica: le criticità
Non è un caso che lo stipendio del medico specializzando in Italia venga spesso definito, con un pizzico di triste ironia, un “mal stipendio”, nonostante tutta la responsabilità di cui si fa carico il medico specializzando.
Infatti, la situazione sul fronte del guadagno di uno specializzando è, come saprai, da anni oggetto di numerose critiche da parte delle associazioni di categoria.
Se consideriamo tutti gli oneri previdenziali che vengono decurtati dalla retribuzione lorda del medico specializzando in Italia, si evince con chiarezza che tale retribuzione risulta inferiore sia rispetto a quella di un infermiere neoassunto, sia se rapportata a quella di una segretaria neoassunta.
Ciò non viene sottolineato per muovere una critica alle suddette professioni, ma solo per evidenziare in maniera più circostanziata il problema in oggetto. D’altro canto, non va dimenticato che il medico specializzando è un medico in formazione: non percepisce quindi formalmente uno stipendio ma una borsa di studio.
Rapportando, poi, il guadagno del medico specializzando a quello degli altri professionisti in medicina, i dati aggiornati al 2020 confermano una variazione, rispetto allo stipendio medio del medico in generale del -68% (qui vengono conteggiati tutti i medici in attività e ci rendiamo conto che una media del genere può essere fuorviante, ma è l’unico dato statistico disponibile).
Infatti, se lo stipendio medio del medico si aggira intorno ai 75.000€ annui, il guadagno del medico specializzando risulta pari a 24.000€ annui.
Le tasse obbligatorie del medico specializzando
Come avrai avuto modo di capire, dunque, le note dolenti arrivano da tutto il contorno della vita professionale quotidiana di un giovane medico.
Già negli anni della specializzazione un giovane medico è soggetto a tasse obbligatorie che incidono pesantemente sulla retribuzione. Infatti occorre mettere a budget:
- iscrizione all’Albo provinciale o Federazione nazionale: in questa sede per il medico specializzando è previsto un esborso che può variare, mediamente, tra i 100 e i 200 euro;
- la quota Universitaria annuale: questa varia, normalmente, tra i 1.600€ e i 2.000€, ma in alcune università può raggiungere talvolta anche i € 3.500 (per. es. la Cattolica). Non finisce qui: deve essere annessa anche la tassa per il diritto allo studio. Da quest’ultima non è possibile trarre alcun vantaggio: lo specializzando, infatti, riceve già un corrispettivo.
- il versamento alla Cassa previdenziale ENPAM: questa subisce variazioni sulla base dell’età anagrafica del medico specializzando. Infatti, essa oscilla in un range che varia tra i € 253,73 annui (previsti fino ai 30 anni d’età) e i € 451,10 annui (previsti dai 30 anni compiuti fino ai 35). Viene comunque trattenuta in busta paga la trattenuta INPS (gestione separata), di cui il medico specializzando non usufruirà mai;
- Assicurazione colpa grave annua: non è una tassa. Ma è un esborso obbligatorio (anche per i medici specializzandi, dopo la Legge Gelli Bianco del 2017): questa comporta costi per lo specializzando pari, mediamente, ai € 250,00 annui.
Le spese aggiuntive e l’impegno lavorativo
Naturalmente, poi, nella carriera da medico specializzando potresti essere costretto a sostenere altre spese “aggiuntive”. Tra queste devono essere sicuramente inseriti i costi per l’alloggio: per molti specializzandi, infatti, spesso si configura come unica possibilità quella di entrare nella specializzazione scelta in una sede diversa dalla propria.
Questo significa dover vivere fuori casa in città talvolta molto care anche sotto il profilo del “costo della vita” e dover quindi affrontare ingenti spese solo per mantenersi. In casi come questo, spesso, il solo guadagno dello specializzando non risulta sufficiente.
Non dimentichiamo poi che l’impegno –il lavoro– di un medico specializzando è di 38 ore settimanali tutt’altro che leggere.
I compiti di un giovane medico in specialità sono infatti già gravosi e di responsabilità: comprendono le sostituzioni dei colleghi di medicina generale e le guardie notturne o festive.
Spettano ovviamente anche giorni di ferie, 30 complessivi durante l’arco dell’intero anno.
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La vita dopo la specializzazione
Quanto guadagna uno specializzando? Scegliere una facoltà universitaria e poi una specializzazione anche in base alle prospettive di lavoro e di carriera è più che legittimo considerando tempi, costi e anche impegno e rischi successivi.
Oggi le specializzazioni più scelte sono anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, medicina interna e radiodiagnostica: e con buona ragione, poiché sono quelle che nei prossimi 5-10 anni vedranno il maggior numero di colleghi andare in pensione (leggi qui le considerazioni su quale specializzazione scegliere).
Per orientarsi nella scelta è utile anche sapere a grandi linee quale sia lo lo stipendio medio di un medico di base, di un medico ospedaliero o di struttura privata. Magari non è dirimente, ma magari lo sarà, a fronte di 6 anni per conseguire la Laurea in Medicina e Chirurgia e poi gli anni della specializzazione, con la vita che prosegue, con tutti i suoi costi.
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