Sia che si pratichi sport a livello amatoriale o che ci si impegni in attività agonistica, bisognerà rivolgersi al medico dello sport. Questa figura, infatti, si occupa della salute legata alla pratica dell’attività fisica a 360°.
Il medico dello sport svolge controlli per verificare l’idoneità alla pratica sportiva e l’assenza di condizioni o patologie che potrebbero renderla sconsigliata, ma offre anche consulenze per prevenire eventuali infortuni e per individuare l’alimentazione giusta per ogni attività.
Che cos’è la medicina dello sport
La medicina dello sport è una branca ben distinta della medicina, riconosciuta come tale solo dalla fine del XX secolo, che si occupa del mondo sportivo con attenzione al trattamento e prevenzione degli infortuni legati allo sport, sia in ambito dilettantistico che professionistico.
La medicina dello sport unisce i principi della medicina generale con quelli specifici della scienza dello sport, considerando anche altre nozioni relative alla fisiologia dell’esercizio, l’ortopedia, biomeccanica e sconfinando nell’ambito della nutrizione e perfino nella psicologia.
Si tratta, in pratica, di una branca medica davvero ampia e variegata, ma a differenza dell’ortopedia, la medicina dello sport non contempla le procedure operative tipiche della chirurgia.
La medicina dello sport si occupa anche della prevenzione e del trattamento delle più comuni lesioni traumatiche:
- fratture
- distorsioni
- contratture muscolari di diversa entità
- lesioni da carico o usura
- tendiniti
- malattie degenerative
- sindrome da sovrallenamento
Il medico dello sport si avvale di vari strumenti e test per analizzare le condizioni fisiche degli atleti, come il test da sforzo massimale, ma deve anche saper padroneggiare alcuni protocolli specifici, come il RICE (riposo, ghiaccio, compressione e sollevamento, dall’inglese Rest, Ice, Compression, Elevation) utili in caso di infortuni, deve conoscere i metodi di recupero funzionale alternativi alle terapie e saper effettuare iniezioni e infiltrazioni.
Medicina dello sport come prevenzione
Il medico sportivo assolve un’importante funzione nel contesto dell’assistenza sanitaria nazionale, spesso sottovalutato.
Sarebbe ipocrita dimenticare che per molti adolescenti, la visita annuale dal medico dello sport è l’unico momento in cui si monitora il proprio stato di salute. Ed è in questo senso che la visita del medico dello sport assume un ruolo chiave nella prevenzione. Si tratta di una prevenzione “involontaria”, in quanto la visita sportiva e il conseguente certificato di idoneità sportiva costituiscono un obbligo inderogabile per tutti i ragazzi che desiderino pratica un’attività sportiva: un momento molto delicato e importante, specie dopo l’abolizione del servizio militare e del medico scolastico.
Lo stesso discorso vale naturalmente per gli adulti: moltissime palestre sono inflessibili (giustamente) e non permettono l ‘ingresso agli abbonati che non abbiamo presentato annualmente il proprio certificato sportivo.
Come diventare medico sportivo
Se si è alle prese con la domanda “quale specializzazione scegliere?”, allora è bene sapere che, se si ama l’attività fisica, si è anche predisposti ad aiutare gli altri e si riesce a lavorare bene anche sotto pressione, diventare medico dello sport potrebbe essere una prospettiva interessante.
Il medico sportivo, non solo è un laureato in Medicina e Chirurgia che ha completato la specializzazione in Medicina dello sport e dell’esercizio fisico, ma deve possedere competenze specifiche nelle dinamiche dei diversi sport, conoscere in maniera approfondita le patologie legate alla popolazione speciale, come donne in gravidanza, persone anziane o con disabilità.
Il medico sportivo, chiamato anche impropriamente “dottore sportivo”, quindi, deve possedere competenze trasversali oltre a quelle tipiche dei medici di medicina generale. Ad esempio, poiché è colui che comunica con atleti, allenatori e genitori dei bambini impegnati nella pratica dello sport, è bene che abbia buone capacità di comunicazione.
In caso di infortuni, il medico delle sport deve sapere prestare soccorso e fornire indicazioni per la fase di riabilitazione guidando l’intervento di fisioterapisti, preparatori atletici e altri medici come fisiatri e ortopedici.
Sicuramente, al di là del percorso di studi che è particolarmente lungo e impegnativo, chi desidera diventare un medico sportivo deve puntare anche su alcune soft skill come l’empatia e soprattutto la tendenza a essere compassionevole poiché, la maggior parte delle volte, si avrà a che fare con pazienti alle prese con traumi e lesioni molto dolorose.
Inoltre, completano il profilo del medico dello sport anche avere capacità organizzative, una buona leadership e una discreta agilità per destreggiarsi in varie situazioni, come ad esempio in caso di interventi durante le competizioni sportive.
Non meno importante, per chi desidera diventare un medico dello sport, è possedere un’ottima resistenza e una buona fisicità per supportare gli atleti feriti mentre camminano o aiutare chi ha subito un trauma ad alzarsi o muoversi.
Anche il medico dello sport dovrà stipulare un’assicurazione professionale. Probabilmente, avrà un rapporto libero professionale con i propri pazienti (cioè verrà pagato direttamente dai pazienti): in questo caso non sarà più sufficiente stipulare una polizza di colpa grave (che, come noto, coprirebbe solo la rivalsa dell’ente presso cui si lavora), ma servirà una vera e propria rc professionale medici.

Quanto guadagna un medico dello sport
Il medico dello sport può svolgere la sua attività professionale sia come libero professionista, oppure lavorare presso le strutture sanitarie sia pubbliche che private.
Inoltre, al medico sportivo spetta anche il ruolo di ufficiale tecnico (ovvero medico di gara) in alcune competizioni che vanno dal pugilato alla maratona.
Generalmente, il medico sportivo può arrivare a guadagnare tra i 50.000 e i 60.000 euro. Questa cifra è legata ad una buona esperienza nell’ambito. I più giovani, ad esempio, potrebbero avere una retribuzione di gran lunga inferiore a questa cifra.
I medici sportivi in Serie A
I medici dello sport che riescono a lavorare per le società calcistiche di Serie A sono invece su un ordine ancora più alto di stipendio.
Non c’è un riferimento tabellare, perchè la retribuzione dipende da contrattazioni tra privati, ma di certo un medico dello sport che lavora per una squadra di calcio di serie A generalmente arriva a percepire un reddito annuo lordo superiore ai € 100.000.
Cosa fa un medico sportivo di serie A?
Un medico sportivo di una squadra calcistica non si limita solamente ad intervenire in caso di infortunio durante la partita o in campo, ma tra i suoi compiti rientra quello di monitorare lo stato di salute e la preparazione atletica dei giocatori , assisterli nel periodo di recupero dopo un infortunio e seguirli nella loro preparazione atletica.
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