Se stai leggendo questo articolo, probabilmente vorrai scoprire qualche informazione aggiuntiva sul mestiere del medico di bordo in Italia. Capiamo la tua necessità di raccogliere informazioni: il mestiere del medico dei mari è sicuramente particolare e richiede un’importante spinta personale.
Se vuoi fare il medico di bordo ti ricordiamo che anche se lavori per conto di una società (che sarà sicuramente assicurata), anche tu devi stipulare a tue spese una assicurazione di colpa grave, in base alla legge Gelli.
Sei nel posto giusto: abbiamo raccolto per te una serie di informazioni che saranno sicuramente utili per chiarirti le idee sul tuo futuro e per verificare se il mestiere del medico di bordo fa al caso tuo!
Stefano Messina, presidente di Assarmatori, afferma che ogni anno 40 milioni di persone viaggiano con i traghetti italiani, più di quelli del Canada. La loro salute è affidata al medico di bordo, un lavoro che richiede un’alta specializzazione.
Secondo le regole, ogni nave con più di 500 passeggeri e che effettua viaggi che durano più di sei ore ha bisogno di un ufficiale medico di bordo. Se ci sono più di 1000 passeggeri, sono necessari due medici di bordo.
Chi è il medico di bordo?
La storia della figura del medico di bordo ha origini molto lontane: esistono testimonianze che lo associano alle imbarcazioni navali che si muovevano tra le colonie e la madre patria ai tempi dell’espansione coloniale.
Con riferimento al nostro paese, la figura del medico di bordo fa la sua entrata durante il periodo delle traversate atlantiche. Nel 1895, con l’istituzione del Regolamento di Sanità Marittima, venivano assegnati al medico di bordo responsabilità riguardo “vigilanza e controllo delle malattie infettive dell’ambiente nave”.
Già nel 1897, per diversi tipi di imbarcazione, la presenza del medico dei mari era obbligatoria, come requisito fondamentale era il superamento degli esami di idoneità. Infatti, “nessuno può imbarcare come Medico di Bordo se non sia fornito dell’autorizzazione a viaggiare con tale qualifica”.
Dunque, il medico della nave è un professionista che, dovendo gestire la cura di problemi tra i più diversi, si è storicamente guadagnato la sua importanza sul campo, divenendo parte integrante della realtà navale.
Con l’entrata in vigore del Decreto ministeriale 13 giugno 1986, la figura del medico di bordo è divenuta fondamentale e obbligatoria sulle imbarcazioni della marina mercantile italiana:
- Che abbiano le caratteristiche per essere considerate navi destinabili al servizio pubblico di crociera;
- Che abbiano le caratteristiche per essere considerate navi traghetto per il trasporto di più di 500 passeggeri per una durata, tra scalo e scalo, almeno pari a 6 ore di navigazione.
La scuola per medici di bordo
Secondo gli elenchi del ministero, ci sono 829 medici abilitati e supplenti a svolgere la funzione di medico di bordo nel 2023. La direttrice della sanità marittima della Liguria, Rosa Maria Russo, ha spiegato che la scorsa estate (2022) ci sono state 81 autorizzazioni di emergenza a Genova e 60 a Savona, per imbarcare medici competenti ma che non avevano i requisiti burocratici per svolgere il ruolo.
Per rispondere a questa emergenza e carenza di personale di medici di botdo, l’Accademia della Marina Mercantile ha inaugurato nella sede di Arenzano la prima scuola di alta formazione per medici di bordo in collaborazione con il Ministero della Salute, Assarmatori, USMAF, CIRM, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Università di Genova e le compagnie GNV, Moby, Tirrenia, Toremar, Caronte & Tourist.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che questa iniziativa è uno dei modi per affrontare il problema.
Il programma dell’accademia si estenderà in quattro week-end per soddisfare medici giovani e professionisti interessati a questa qualifica. Come ha ricordato Paola Vidotto, direttore dell’accademia, attualmente l’ente conta circa seicento persone che stanno seguendo i suoi corsi, e che investirà otto milioni di euro PNRR in simulatori di attrezzature nella nuova sede a Genova.
Per diventare medico di bordo occorre essere in possesso dei cossiddetti requisiti di legge, e inoltre superare con esito positivo le prove di idoneità.

Come diventare medico di bordo
Le possibilità che si aprono di fronte a chi voglia diventare medico di bordo sono, secondo la nostra normativa, due. Esiste, infatti, la possibilità di divenire medico di bordo abilitato e medico di bordo supplente. Per chi volesse partire battendo bandiera italiana con titolo di medico di bordo abilitato, devono essere soddisfatti i requisiti di legge, ovvero:
- Cittadinanza italiana;
- Età inferiore o uguale a 45 anni;
- Idoneità fisica prevista per legge;
- Diploma di laurea in Medicina e Chirurgia e abilitazione all’esercizio della professione, conseguito almeno due anni prima dal momento della domanda;
- Iscrizione all’Ordine.
Soddisfatti questi requisiti, è necessario superare con esito positivo tutte le prove di idoneità. Coloro i quali avessero superato i 45 anni d’età o si trovassero in attesa delle prove concorsuali, potrebbero divenire medici di bordo supplenti.
Secondo Susy De Martini, Direttore Scientifico del corso, un medico di bordo deve avere competenze di sutura, chirurgia, rianimazione, gestione del trauma, lettura dell’ecografo e della fondo dell’occhio. Deve prendere decisioni rapide da solo e rappresenta un ruolo di alto livello.
Alcune precisazioni:
- Medici di bordo abilitati: soddisfatti i requisiti visti prima, il medico di bordo abilitato che abbia acquisito l’idoneità si imbarca sulla nave della Marina Mercantile Italiana con il titolo di direttore sanitario e non ha limitazioni circa la tratta in cui avviene la navigazione. Deve avvenire obbligatoriamente l’iscrizione alla Gente di Mare competente per la città di residenza;
- Medici di bordo supplenti: possono imbarcarsi sulle navi nazionali a titolo di medico aggiunto, primo o secondo medico in aggiunta al Direttore Sanitario. Per i medici supplenti, la possibilità di imbarcarsi da soli nel ruolo di Direttori Sanitari è aperta solo nel caso in cui la navigazione avvenisse solo sul mare Mediterraneo. Anche il supplente, come l’abilitato, deve obbligatoriamente procedere all’iscrizione alla Gente di Mare.

Quella del medico di bordo è un’esperienza di crescita umana e personale, frutto dell’incontro fra persone e culture diverse.
Occupazione e guadagno
Il medico di bordo è classificato come ufficiale di grado elevato, posto subito sotto al comandante e allo stesso livello del direttore di macchina. Lo stipendio base è tra 2.500 e 3.000 euro al netto, e grazie a anzianità, contratti di secondo livello e incentivi può arrivare fino a 5.000 euro. Di solito il periodo di servizio non supera i tre mesi.
Guardando, infatti, al medico di bordo, possiamo dire che il suo stipendio medio è pari a € 80.000 annui lordi. Il suo guadagno è soggetto a una variazione negativa del 24% rispetto allo stipendio medio di un medico. Sul fronte occupazionale, purtroppo l’Italia si conferma, anche per il mestiere del medico che svolge la propria professione su una nave, un Paese con molta meno offerta di posti rispetto a molti paesi esteri.
Sono molte poche, infatti, sia le compagnie crocieristiche attive, con alcuni sostanziali monopoli sul fronte delle associazioni di imbarchi.
lo stipendi medio di un medico di base annua si aggira intorno ai 75.000 € lordi.
Conclusioni
Come avrai potuto capire leggendo questo articolo, la situazione sul fronte occupazionale per coloro che avessero intenzione di fare un’esperienza di questo tipo non sono molto confortanti.
Rimane comunque un’esperienza che, a detta di chi l’ha provata, non permette di crescere solo sotto il profilo professionale, ma anche (e soprattutto) sotto quello di crescita umana e personale portata dall’incontro tra culture diverse e dalla possibilità di interagire con diverse persone.
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