Quando si parla di malasanità si fa riferimento all’errore medico/diagnostico che provoca danni a un paziente. Cosa fare se si sospetta un danno a causa di malasanità? Scopriamolo insieme.
Cosa si intende per malasanità?
Per malasanità si intende l’insieme di comportamenti medico ospedalieri negligenti, incuranti e superficiali che causano danni al paziente.
In presenza di un caso di malasanità il professionista sanitario, e/o la struttura, deve rispondere in sede giudiziale qualora il paziente o i familiari richiedessero un risarcimento.
Per spiegare cosa si intende per malasanità, è bene fare chiarezza anche su cosa non è malasanità.
Molti pazienti, spesso, ricorrono alla tutela legale perché credono di essere stati danneggiati a causa di errori medici ma, in realtà, si trovano soltanto in una situazione di disservizio sanitario che non ha nulla a che fare con il danno personale finisco permanente causato da colpa medica.
Il danno permanente, al quale può far seguito un risarcimento per malasanità, è innanzitutto evidenziato da una perizia medico legale che attesti, appunto, la permanenza di questo danno ovvero che lo stesso perdurerà nel futuro e che sia stato causato, nella struttura sanitaria, da un medico o da altro operatore sanitario.
Si può ricorrere a una denuncia per malasanità quando si verifica un errore medico sanitario che provochi danni o lesioni permanenti durante un intervento chirurgico, durante una diagnosi o in occasione della terapia.
I risarcimenti con la percentuale più alta sono quelli per morte causata da danni medici occorsi in sala parto e che causano lesioni invalidanti per madre o nascituro. Una percentuale rilevante si riscontra anche nei reparti di chirurgia generale, ortopedia e ginecologia.
Per questo motivo accade di frequente che medici, infermieri e responsabili della struttura ospedaliera, proprio per evitare ripercussioni sulla carriera, tendano a utilizzare la medicina difensiva, a richiedere ed effettuare più esami diagnostici e clinici anche se inutili, o a non prendersi la responsabilità di effettuare scelte importanti che potrebbero esporli a un rischio.
La legge Gelli ha introdotto l’obbligo di Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) tra le parti per far sì che entrambe le parti si reputino soddisfatte senza dover ricorrere a cause legali.
Se un paziente subisce danno ingiusto con lesione del diritto alla salute, è indispensabile il supporto di assistenza legale e competente così che abbiano la possibilità di effettuare richiesta di risarcimento del danno che spetta di diritto ai soggetti lesionati da malasanità e da danno medico.
Malasanità a chi rivolgersi
La prima cosa da fare per far fronte a situazioni di malasanità è quella di scegliere con criterio gli esperti in materia di responsabilità sanitaria e di affidarsi a figure professionali competenti.
In particolare, la figura dell’avvocato esperto in materia di responsabilità sanitaria, risulta essere quella più indicata a cui rivolgersi perché garantisce la preparazione e la specializzazione adeguate ed è consapevole dell’importante lavoro preparatorio necessario al successo di una causa legale in questo ambito.
Denuncia per malasanità: cosa devi sapere
Vediamo insieme le raccomandazioni dei nostri esperti:
- Rivolgersi a un professionista specializzato
Come già evidenziato, è importante che il professionista a cui ci si rivolge sia specializzato nel settore, altamente competente nell’area del diritto e della medicina e consapevole di tutto ciò che questo tipo di pratica legale comporta.
Per questo motivo meglio evitare un avvocato generalista. La specializzazione nel settore responsabilità medica garantisce un professionista in grado di valutare la situazione, consigliare se intraprendere o meno l’azione legale ed evidenziare i reali rischi connessi alla vertenza, oltre a prevedere e quantificare i costi in caso di successo.
- Richiedere quanto prima la consulenza
Se si è intenzionati a richiedere un risarcimento è importante intraprendere quanto prima la strada della causa legale. Più tempo passa e più può risultare difficile ricostruire i fatti, dimostrare il nesso causa effetto e fornire elementi chiari indispensabili a provare la negligenza medica.
- Evidenziare e dichiarare ogni minimo dettaglio
Per favorire la procedura di risarcimento e per far sì che questa abbia successo, è importante che il legale a cui ci si affida sia a conoscenza di ogni circostanza occorsa al momento del danno e di ogni situazione pregressa legata allo stile di vita, alle abitudini del danneggiato e a qualsiasi altro aspetto della sfera personale.
Questo perché, se una lesione alle corde vocali può avere un impatto minimo sul tono di voce di una persona qualsiasi, l’impatto può essere determinante per un cantante professionista dell’opera e, di conseguenza, il risarcimento sarà determinato in modalità diverse.
Il danno non patrimoniale non costituisce quindi automatismo ma è emerge nel momento in cui vengono individuate le circostanze peculiari specifiche in relazione al caso da dimostrare.
- Predisporre la documentazione dettagliata
La predisposizione della documentazione gioca un ruolo molto importante in caso di richiesta di risarcimento, per questo motivo è fondamentale recuperare e organizzare ogni documento medico pre e post intervento, compresa la cartella clinica.
Molto preziosa, da inserire tra la documentazione, anche quella riguardante gli accertamenti medico-legali effettuati per dimostrare il reale danno subito
Di grande aiuto può essere inoltre la redazione di una lista contenente tutta la documentazione così da non incorrere in dimenticanze.
- Querela per lesioni o denuncia per morte
Se esiste il sospetto di essere vittime di malasanità si può decidere di sporgere denuncia penale per morte o querela per lesioni alle Autorità competenti: Pubblico Ministero o Ufficiale di Polizia Giudiziaria.
Per procedere è necessario essere in possesso delle prove necessarie a supporto del danneggiato e aver effettuato ricerche e strategie difensive per avere un’alta percentuale di successo nella causa.
È consigliabile valutare la strada della denuncia penale nel caso in cui sia necessario svolgere indagini immediate e urgenti e accertamenti tempestivi e irripetibili.
Queste indagini repentine si rivelano indispensabili in caso di possibile sequestro di luoghi, documenti e strumenti, al fine di evitare inquinamenti delle prove.
- Il ruolo fondamentale del medico legale
Il risarcimento in caso di errore medico non è automatico e non è sufficiente il semplice peggioramento dello stato di salute del paziente, pertanto, già nella fase embrionale della richiesta è fondamentale affidarsi alla consulenza medico legale di uno specialista nel settore.
Questa visita sarà finalizzata a stabilire se ci sono i presupposti di fondatezza per richiedere un risarcimento.
Intraprendere una causa legale senza essersi sottoposti a valutazione di un medico legale è rischioso, può infatti portare insuccesso nella causa e a conseguenti a inutili perdite di tempo e denaro.
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