In questo articolo, esploreremo in dettaglio l’errore nella percezione del rischio nei medici e come questo può avere un impatto sulla loro carriera e sui pazienti. Ti forniremo anche alcune soluzioni per evitare questo errore e per gestire correttamente il tuo rischio professionale. Ricorda, prendere decisioni informate sull’assicurazione professionale è una parte essenziale della pratica medica, che può proteggere te e i tuoi pazienti in caso di problemi.
La percezione del rischio nei medici rispetto alle altre categorie professionali
Rispetto a tutte le categorie di professionisti, e ci riferiamo quindi ad avvocati, notai, commercialisti, geometri, ingegneri, architetti, etc, i medici hanno tipicamente uno sviluppo della propria carriera che è molto differente sotto il profilo della percezione del rischio professionale.
Mentre tutte le altre categorie hanno una percezione del rischio che si può descrivere come “costante”, solitamente direttamente proporzionale alle mole di attività (cioè più lavoro più vado incontro al rischio di sbagliare e quindi di creare danni ai miei clienti), la percezione del rischio da parte dei medici è, erroneamente, variabile, e si può descrivere come una sinusoide.
Mi spiego meglio. Tipicamente, la stragrande maggioranza dei medici ha questo sviluppo nella carriera:
- Primi lavori successivi all’iscrizione all’albo
- Frequenza del corso di specializzazione
- Primi lavori in libera professione da specialista
- Assunzione in una struttura sanitaria
- Attività in libera professione da “pensionato”
La percezione del rischio è ondivaga:
- Primi lavori successivi all’iscrizione all’albo – MEDIA PERCEZIONE DEL RISCHIO
- Frequenza del corso di specializzazione – BASSA
- Primi lavori in libera professione da specialista – ALTA
- Assunzione in una struttura sanitaria – BASSA
- Attività in libera professione da “pensionato” – MEDIA
Questa percezione è errata. Questo è dovuto al fatto che le polizze operano in claims made. Cioè la polizza copre i danni causati nel periodo di riferimento, ma che sono denunciati nell’anno di validità della polizza.
Vediamo meglio nel dettaglio l’errata interpretazione delle norme e delle conseguenze sugli assicurati.

L’importanza dell’assicurazione professionale per i medici
L’assicurazione professionale è una delle questioni più importanti che i medici dovrebbero considerare nella loro attività. Sfortunatamente, molti professionisti sanitari non comprendono appieno i rischi a cui sono esposti e, di conseguenza, spesso si assicurano solo quando pensano di essere a rischio. Ciò è un errore molto comune, che può avere conseguenze gravi sulla propria carriera e sui pazienti che si assistono.
Ci sono molte cose da considerare quando si acquista un’assicurazione professionale, tra cui il tipo di polizza, il livello di copertura, i termini e le condizioni. In particolare, è importante sapere che le polizze assicurative per medici sono in “claims made“, il che significa che coprono solo le richieste presentate durante il periodo in cui la polizza è attiva.
Il contesto: il mercato assicurativo per i medici in Italia
Per capire l’importanza dell’assicurazione professionale per i medici e il rischio che comporta non comprendere a fondo la propria polizza, è importante conoscere il contesto in cui si muove il mercato delle assicurazioni professionali per i professionisti sanitari in Italia.
In Italia, l’assicurazione professionale per i medici è obbligatoria per legge, ma i medici possono scegliere tra due diverse tipologie di polizze assicurative per trovare quella più adatta alle proprie esigenze:
- le assicurazioni di colpa grave;
- le polizze di responsabilità civile professionale.
Le prime sono limitate alla copertura della responsabilità civile del medico solo in caso di rivalsa per colpa grave da parte della struttura sanitaria, mentre le seconde offrono una copertura molto più ampia, comprendendo anche richieste dirette da parte dei pazienti.
È importante sottolineare che le polizze di colpa grave possono essere stipulate solo dai professionisti dipendenti di strutture, senza intramoenia, extramoenia o altre attività esterne. Ma attenzione: l’analisi del tipo di inquadramento lavorativo deve essere considerato non solo al momento in cui ci si assicura, ma occorre considerare anche gli anni precedenti.
Questo perchè le polizze rc professionale operano in claims made, a differenza delle altre polizze (auto, incendio , infortuni, etc) che operano in regime “loss occurrence”
Claims Made nelle assicurazioni per medici
Le polizze “claims made” coprono solo i reclami presentati durante il periodo in cui la polizza è attiva, a differenza delle polizze “loss occurrence” che coprono i reclami presentati anche dopo la scadenza della polizza se l’evento assicurato si è verificato durante il periodo di copertura. Ad esempio, se un medico ha avuto una polizza “claims made” dal 2015 al 2018 e, durante quel periodo, ha commesso un errore che ha causato un reclamo nel 2021, il medico non sarebbe coperto a meno che non abbia continuato a pagare per la polizza “claims made” anche dopo il 2018.
Importanza dell’attività assicurata
Questo può essere un problema per i medici che interrompono la loro attività, cambiano specializzazione o smettono di esercitare completamente. Ad esempio, se un medico che ha esercitato la chirurgia per 10 anni decide di diventare un medico di base e non rinnova la sua polizza “claims made”, non sarebbe coperto se un paziente che aveva operato in passato avesse presentato un reclamo.
Pertanto, è importante per i medici capire bene il funzionamento delle polizze “claims made” e assicurarsi di avere una copertura adeguata per la loro attività, anche se decidono di cambiare specializzazione o smettere di esercitare. Quindi attenzione nella scelta dell’attività da indicare in polizza, comunemente detta “attività assicurata“.
La scelta della polizza non dipende solo dall’inquadramento professionale al momento della stipula, ma anche dalle attività svolte nei dieci anni precedenti. Inoltre, è fondamentale assicurare sempre l’attività più rischiosa che si è svolta. Ad esempio, se un medico ha smesso di praticare interventi chirurgici, ma li ha svolti fino all’anno precedente, è ancora necessario assicurarsi per quelli.
La scelta tra polizza di colpa grave e rc professionale
Le polizze di responsabilità civile professionale offrono una copertura molto più ampia di una polizza per colpa grave, coprendo la responsabilità dell’assicurato per tutti i danni causati ai pazienti durante l’esercizio della professione, anche quelli dovuti per colpa lieve e coprono anche quando il paziente chiede i danni direttamente al medico , e non ad una struttura sanitaria. Queste polizze sono particolarmente importanti per i medici che lavorano in libera professione (anche all’interno di strutture), poiché non hanno l’ombrello di una struttura sanitaria e sono quindi più esposti al rischio di richieste di risarcimento da parte dei pazienti.
È importante scegliere la polizza assicurativa più adatta alle proprie esigenze professionali e assicurare sempre la propria attività più rischiosa, per evitare di trovarsi in situazioni di difficoltà in caso di richieste di risarcimento da parte dei pazienti o della struttura sanitaria. In ogni caso, è sempre consigliabile consultare un esperto del settore per una scelta oculata e ponderata.
Gli effetti di una scelta sbagliata nell’assicurazione professionale
L’errore nella percezione del rischio nei medici può portare a conseguenze disastrose per la loro carriera e la loro reputazione professionale. Senza una copertura assicurativa adeguata, i medici si trovano a dover sostenere risarcimenti danni che possono avere un impatto economico devastante sulla loro vita.
Inoltre, l’errore nella scelta della polizza assicurativa può comportare la mancata copertura di richieste di risarcimento presentate dai pazienti, causando ulteriori problemi legali e finanziari.
Per fare un esempio, se un medico ha una polizza claims made che copre l’attività svolta solo nel periodo di validità della polizza, e non rinnova la polizza dopo aver cessato l’attività, qualsiasi reclamo presentato successivamente non sarà coperto dalla polizza. In questo caso, il medico dovrà pagare personalmente tutti i costi legali e i risarcimenti dovuti al paziente.
Un altro esempio potrebbe essere un medico che sceglie una polizza di colpa grave invece di una polizza di responsabilità civile professionale, pensando che la prima sia sufficiente a coprire tutti i suoi rischi. In realtà, la polizza di colpa grave copre solo i reclami di rivalsa dovuti alla responsabilità della struttura sanitaria, ma non copre le richieste dirette da parte dei pazienti. Se un paziente presenta un reclamo diretto contro il medico, la polizza di colpa grave non coprirà i risarcimenti dovuti.
Conclusioni
In conclusione, la percezione errata del rischio da parte dei medici può avere conseguenze negative sulla loro protezione assicurativa. La scelta di una polizza di assicurazione inadeguata o la mancata assicurazione per le attività svolte può esporre il medico a gravi rischi finanziari. È importante che i medici comprendano l’importanza di valutare attentamente il proprio livello di rischio e di scegliere una polizza adeguata alle proprie esigenze professionali.
Inoltre, è essenziale che i medici si informino sulla natura delle polizze claims made e si assicurino di avere la copertura necessaria per eventuali richieste di risarcimento che potrebbero essere avanzate anche dopo la scadenza della polizza. La consapevolezza e l’attenta valutazione dei rischi assicurativi possono garantire la protezione finanziaria del medico e, di conseguenza, la tutela della qualità della cura che viene offerta ai pazienti.
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