Hai mai pensato di trasferirti in montagna e ricevere gli incentivi per i comuni montani?
Ora potrebbe essere il momento giusto, specie se sei un medico!
Il Governo vuole rilanciare le zone montane del Paese e per farlo, tra i vari incentivi, ha approvato delle forme di agevolazione indirizzate a medici e operatori socio sanitari che operano nei comuni montani.
Il disegno di legge, infatti, si chiama “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” e si pone come obiettivi la crescita nei territori di montagna e lo sviluppo economico e sociale, oltre garantire l’accesso alla sanità in ogni luogo.
I comuni montani ritrovandosi in territori poco accessibili, sono soggetti ormai da anni a flussi migratori in uscita e alla scarsa presenza di soluzioni assistenziali, proprio dove spesso la popolazione residente è più anziana e c’è assoluto bisogno di servizi di medicina di prossimità. In alcuni territori, ad esempio, si registra carenza dei medici di base oltre che di medici specialisti.
Gli incentivi, quindi, servono anche a rispondere a questa delicata esigenza.
Le agevolazioni previste dal Governo e indirizzate a medici e operatori sanitari che lavorano nei comuni montani sono diverse.
I professionisti che hanno prestato servizio in questi territori possono godere di una corsia preferenziale per accedere al titolo di direttore sanitario, ma anche per la locazione o l’acquisto di immobili da adibire a studio o ambulatorio, ad esempio, sono previste interessanti agevolazioni fiscali.
Con questo nuovo intervento, sono rafforzate ulteriormente le misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e viene esteso anche il numero dei territori montani che rientrano nelle agevolazioni.
Quali sono i comuni montani
La definizione di comune montano non si basa solo su dati Istat, ma in realtà viene delineata dalle indicazioni dell’art. 1 della legge 991/1952 – Determinazione dei territori montani.
Per definire i comuni montani si utilizzano criteri geomorfologici, come la presenza superiore all’80% della superficie al di sopra dei 600 metri o di un dislivello maggiore di 600 metri, e di tipo reddituale dei terreni espresso dal rapporto imponibile/ettari.
I comuni montani vengono poi distinti per grado di montanità, e si possono avere territori “totalmente montani”, “parzialmente montani” e “non montani”.

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Comuni montani, gli incentivi per i medici
Il Ministro della Salute, insieme al Ministro per gli affari regionali in sinergia con altre istituzioni territoriali, hanno definito i criteri per valorizzare l’attività professionale delle figure sanitarie che prestano servizio nei comuni montani.
Ad esempio, tutti i professionisti che lavorano nell’ambito della sanità, sia presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche che private, potranno avere agevolazioni per la partecipazione alle procedure concorsuali presso le aziende degli enti del Servizio sanitario nazionale.
A parità di condizioni, poi, aver prestato servizio in qualità di medico o professionista sanitario per almeno tre anni presso uno dei comuni montani significa anche poter godere di un accesso preferenziale alla posizione di direttore sanitario.
Le agevolazioni per i medici che lavorano nei comuni montani prevedono anche benefici sotto l’aspetto fiscale. Infatti, da partire dal 2023, a coloro che prestano servizio in strutture sanitarie e sociosanitarie in territori di montagna e prendono in locazione un immobile ad uso abitativo per fini di servizi, viene riconosciuto un credito d’imposta pari al minor importo tra il 60% per cento del canone annuo di locazione dell’immobile e il tetto massimo di 2.500 euro.
Questa agevolazione è disponibile annualmente fino a esaurimento delle risorse disponibili. Il credito d’imposta è previsto con le stesse condizioni anche se si accende un finanziamento ipotecario o fondiario.
Ovviamente, come per tutti i medici che lavorano nei vari settori della Sanità, anche per i medici che operano in una comunità montana è opportuno stipulare un’adeguata polizza di colpa grave.
Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI)
Gli interventi a favore dei medici che lavorano nei comuni montani fanno parte di un piano di più ampio respiro, la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), che include anche altre professionalità in queste agevolazioni.
La SNAMI è un’iniziativa finanziata dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) e, secondo l’ultima Legge di Bilancia, sono stati già stanziati oltre 100 milioni per il 2022, mentre è prevista una cifra di 200 milioni a decorrere dal 2023.
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