Cosa serve per diventare un tatuatore? Come aprire uno studio di tatuaggi? Il mondo dei tatuaggi non è solo passione, ma può trasformarsi in un vero e proprio lavoro. Sono sempre di più i giovani ed i meno giovani che si rivolgono ad un professionista per farsi fare un tatuaggio. Sono sempre di più le persone che ricercano studi di tattoo esperti, professionali e fidati.
Dal momento che la richiesta di questa forma artistica e comunicazione è esplosa negli ultimi anni, sono tantissimi i giovani che aspirano a diventare tatuatori e tatuatrici professionisti. Passione, talento, vena artistica e ritorno economico spingono i giovani ad intraprendere la professione di tatuatore. Come diventare un tatuatore professionale e serio? Cosa serve per diventare tatuatore? In questa guida cerchiamo di fornire tutte le risposte valide su come diventare tatuatore e come aprire uno studio di tatuaggi.
Come diventare un tatuatore: quali sono gli obblighi previsti dalla normativa?
L’iter per diventare tatuatore richiede molta gavetta e la formazione in campo, ma non sono sufficienti. Come ogni professione è necessario avere tanta passione, doti artistiche e rispettare gli obblighi previsti dalla normativa. Per proporsi come veri e propri professionisti del settore è importante avere tanto talento artistico, essere seri, puntuali e fidati. Il Ministero della Sanità ha emanato una Circolare che contiene tutte le guide lines da seguire se si vuole intraprendere la professione di tatuatore. Per diventare un tatuatore è necessario seguire un corso di formazione gestito dalla Regione di residenza.
Solitamente il corso di formazione per tatuatori è gestito dalle Regioni, ha un costo di 1.800 euro e una durata di 90 ore. Esso prevede l’insegnamento di tecnica professionale, dermatologia ed igiene. A seguito dello svolgimento di questo corso professionale viene rilasciata la certificazione per l’abilitazione igienico sanitaria indispensabile per esercitare la professione di tatuatore.

Cosa serve per diventare tatuatore: l’importanza della pratica
Anche la pratica è un altro fattore importantissimo per diventare un tatuatore professionista. Dopo lunghi periodi trascorsi a fare disegni sulla carta e ad essere supervisionati da un tatuatore senior, si passa alla pratica e si inizia a disegnare sulla pelle di ogni cliente. Per iniziare a disegnare sulla pelle umana occorre precisione e una mano esperta dal momento che è facile causare danni seri ed indelebili. Come tutti i lavori artigianali ed artistici è bene affidarsi ad un buon maestro tatuatore che ci segua, ci consigli e ci corregga.
Come aprire uno studio di tatuaggi
Per aprire uno studio di tatuaggi è necessario trovare un locale che sia idoneo a svolgere la propria attività professionale, meglio se ubicato nel centro città. È necessario ottenere i permessi e procedere all’apertura della Partita IVA. In questa fase è buon consiglio rivolgersi ad un Dottore Commercialista che fornisce una consulenza professionale su quale regime fiscale è meglio optare.
Il Codice ATECO per svolgere l’attività di tatuatore è 96.09.02 (attività di tatuaggi e piercing). Un requisito fondamentale per aprire il proprio studio di tattoo è quello di ottenere l’abilitazione igienico-sanitaria dopo aver frequentato il corso accreditato dalla Regione. È fondamentale per avviare la professione di tatuatore professionista, serio ed affidabile.
Non da ultimo , ricordarsi di tutelarsi da eventuali richieste danni che possono provenire dai propri clienti, per danni conseguenti al tatuaggio. E’ opportuno stipulare una polizza tatuatori. Qui potrete trovare un preventivo per una polizza tatuatori.
Come diventare tatuatore: la scelta del locale
Come ogni altra attività, per avviare il proprio studio di tatuaggi è fondamentale scegliere attentamente il locale. L’ingresso del negozio deve essere separato dal laboratorio dove operativamente vengono eseguiti i tatuaggi. È necessario che ci sia una sala di attesa che coincida anche con l’ingresso del tattoo shop. È necessario che sia presente un bagno per la clientela.
Il laboratorio dove vengono eseguiti i tatuaggi deve avere una grandezza minima di 9 metri quadri e pavimenti e pareti devono essere idonei a trattamenti disinfettanti. Deve essere presente una zona destinata ai prodotti utilizzati e una destinata ai prodotti non ancora utilizzati. La sala operativa deve avere una poltrona o un lettino su cui deve sedersi o sdraiarsi il cliente. Inoltre, è necessario utilizzare un carrellino in acciaio che contenga gli strumenti e gli attrezzi necessari per svolgere il tatuaggio o il piercing.
Come aprire un tattoo shop: pratiche burocratiche
Come ogni altra attività, per intraprendere l’attività di tatuatore è necessario adempiere regolarmente tutte le pratiche burocratiche, tra cui:
- apertura della Partita IVA;
- Stipulare un’assicurazione tatuatori
- iscrizione al registro delle imprese,
- iscrizione all’INPS e all’INAIL,
- denuncia di avvio di attività al Comune,
- prendere contatto con tutti i fornitori per procurarsi i materiali.
Per la scelta del regime fiscale più conveniente è meglio chiedere una consulenza professionale al Commercialista di fiducia. Il regime fiscale più conveniente per svolgere la propria attività di tatuatore è quello forfettario. Viene applicata una flat tax pari al 5% per i primi cinque anni di attività e successivamente l’aliquota sale al 15%. Per quanto concerne la contribuzione è necessario iscriversi alla Gestione Separata INPS. È buon consiglio farsi seguire da un Dottore Commercialista per chiedere una consulenza professionale.
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