Il Codice deontologico infermieri 2019 non si limita ad essere semplicemente un insieme di regole da seguire passivamente.
Infatti, per la sua importanza e il suo significato intrinseco, può essere considerato una vera e propria guida per chi svolge la professione.
Nella fattispecie, l’infermiere dovrà interiorizzare le modalità corrette in grado di condurlo ad una giusta risoluzione dei problemi, sia nell’approccio con i pazienti che con i colleghi e le istituzioni in senso lato.
Dopo una decade dalla versione del codice deontologico del 2009, il rinnovo coinvolge le leggi e i regolamenti in primis, sulla base degli accadimenti che si sono succeduti negli anni, considerando le responsabilità desumibili dal passaggio da Collegi a Ordini.
Scopriamone le caratteristiche principali per comprendere appieno il significato profondo di un codice deontologico e la presa di coscienza del suo regolamentario.

E’ un vademecum che illustra come debba muoversi un infermiere al fine di rispettare i diritti fondamentali dell’uomo
Codice deontologico infermieri 2019: di cosa si tratta
Il Codice Deontologico, come abbiamo avuto modo di specificare, si denota come un insieme di regole e principi morali che guidano la professione dell’infermiere.
Si tratta, in accordo al patto che interconnette i professionisti con la società di riferimento, di un atto di autoregolamentazione.
Tramite il Codice, è possibile avere ben chiaro il quadro della situazione relativo al rapporto etico che si istituisce con il paziente e che, in quanto tale, si basa ufficialmente sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e sulla Costituzione Italiana.
Questo prezioso vademecum illustra come debba muoversi un infermiere al fine di rispettare non solo quelli che sono riconosciuti come i diritti fondamentali dell’uomo, ma i valori dell’individuo a 360°, dal fronte etico a quello più generalmente culturale.
Si parte dal presupposto che chi svolge una professione così delicata debba necessariamente appellarsi ad una serie di obblighi morali ai quali non può e non deve prescindere.
La deontologia, in questo contesto, ancor di più risulta essere indispensabile per ricordare al professionista quei doveri che conferiscono il giusto valore al suo lavoro.
Il successo sarà tale quando il professionista agirà perché consapevole dell’importanza del Codice deontologico e del suo significato, e non lo seguirà esclusivamente per ovviare al rischio di ricevere una sanzione qualora lo trasgredisse.
Ragion per cui, l’atteggiamento più appropriato suggerirà all’infermiere di operare senza venir meno ad un senso di responsabilità sempre vigile e mai sottovalutabile. Nulla a che vedere, quindi, con una mera esecuzione dei doveri scritti su carta.
Per tutti i motivi sopracitati, di conseguenza, i professionisti dovranno fare degli interessi relativi al proprio lavoro una priorità improrogabile.
Nel caso in cui il professionista trasgredisse il Codice deontologico avrà come conseguenza il rischio di ricevere una sanzione.
Codice deontologico infermieri 2019: cosa prevede
Le novità del nuovo Codice deontologico prevedono il concepimento di una figura professionale in grado di ricoprire un ruolo più completo nel contesto delle strutture sanitarie nelle quali opera, inclusa la casistica della pratica di una libera professione.
Nel caso in cui però, l’infermiere dovesse scontrarsi con attività gestionali o di formazione che possano essere lette come in netto contrasto con i principi cardine della sua professione, sarà lui stesso ad avallare scelte alternative avvalendosi della cosiddetta clausola di coscienza.
Il Codice deontologico infermieri 2019, inoltre, considera la crescita professionale dell’individuo in base alle proprie competenze e alla possibilità di poter ricorrere, nel caso in cui fosse necessario, al consulto con altri professionisti esperti. Coerentemente a questo discorso, l’infermiere dovrà poi mettersi a disposizione delle istituzioni di riferimento, sfruttando le proprie conoscenze.
Lo scopo dell’infermiere professionale sarà quello di farsi portavoce delle condizioni di sicurezza da garantire al paziente, aderendo alle procedure stabilite e facendosi anche responsabile degli iter mirati a tenere in considerazione la prevenzione e la sua importanza fondamentale.
A seguire, un altro punto degno di considerazione riguarda il dovere, più volte dibattuto in questo ambito professionale, di curare la persona che si assiste. Si dovrà essere quindi vincolati al rispetto dell’uguaglianza – come base fondante dalla quale partire – che includerà l’accettazione di qualsiasi scelta culturale sostenuta dal paziente.
Perciò, non sono accettati gesti che possano in qualche modo dare adito a forme di discriminazione.
Sul fronte della comunicazione, invece, l’infermiere dovrà mantenere un atteggiamento decoroso anche sui social media, senza mai venir meno al rispetto e alla correttezza.
Lo scopo sarà sempre e comunque mirato alla salvaguardia dei pazienti, senza rendere pubblici dati che possano in qualche modo ledere la loro immagine.
Un altro punto del Codice deontologico riguarda le regole della libera professione, secondo le quali l’infermiere dovrà stipulare un contratto di cura con l’assistito – sempre e comunque rispettando le norme – in cui verranno dichiarate tutte quelle condizioni che il paziente dovrà accettare o meno; il tutto dovrà essere espresso con assoluta trasparenza.
Conclusioni
In chiosa, nel Codice deontologico è specificato quanto tutto il suo contenuto sia vincolante per gli iscritti agli Ordini e che, qualora fosse perpetrata l’inosservanza delle regole sovraesposte, l’Ordine professionale provvederà a disporre una sanzione sulla base della gravità dell’atto compiuto.
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