Le assicurazioni di rc professionale coprono le richieste danno che sono pervenute nel periodo di validità della polizza, relative ad eventi occorsi o nel periodo di polizza o nel periodo di retroattività.
Ma che succede se l’assicurato (cioè il medico, ad esempio), capisce di aver fatto uno sbaglio? Cosa succede se il paziente anticipa al medico che gli chiederà i danni?
In questi casi qui, ci troviamo di fronte ad una “circostanza di sinistro”. Il medico non può però stare ad aspettare senza fare nulla. Deve subito denunciare l’accaduto alla propria compagnia assicurativa, per evitare che il tempo passi, la polizza scada, e si verifichi la possibilità che il sinistro esca dalla copertura. Questo è quello che può succedere ad esempio quando si rinnova l’assicurazione professionale dopo la scadenza.
Per questo, quando l’assicurato viene a conoscenza di una “circostanza” che potrebbe dare adito ad una richiesta danni, cioè ad un “sinistro”, deve subito comunicare il tutto alla propria compagnia.
Ecco cosa si intende generalmente per la parola “circostanza” di sinistro nelle polizze di rc professionale:
I. qualsiasi manifestazione dell’intenzione di avanzare una Richiesta di risarcimento nei confronti dell’Assicurato;
II. qualsiasi rilievo o contestazione diretti, scritti, espressi, riguardanti la condotta dell’Assicurato, da cui possa originare una Richiesta di risarcimento;
III. qualsiasi atto o fatto di cui l’Assicurato sia a conoscenza e che potrebbe ragionevolmente dare luogo ad una Richiesta di risarcimento nei suoi confronti.
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