Come aprire uno studio medico? Qual è l’iter burocratico da seguire, quali sono i costi di apertura, quali i requisiti che il locale adibito a studio medico deve rispettare? Sicuramente aprire uno studio medico privato non è affatto facile, dato che oltre al rispetto delle diverse normative, il medico deve possedere determinati requisiti e competenze. Vediamo assieme nel dettaglio i vari aspetti necessari all’apertura di un ambulatorio medico.
Studio medico o ambulatorio?
Anzitutto sgombriamo il campo dagli equivoci e usiamo la terminologia corretta. Uno studio medico non è un ambulatorio, o , per lo meno, tra le fattispecie esiste una bella differenza.
L’ambulatorio fa riferimento in prevalenza ad un’ organizzazione del lavoro e strumenti complessa, dove i medici sono solo una parte del tutto. Lo studio medico è invece caratterizzato da una prevalenza dell’apporto di un singolo medico professionsta.
Per essere più precisi, per comprendere più a fondo e con maggiore accuratezza la differenza tra ambulatorio e studio medico, è consigliabile rifarsi alla normativa di riferimento.
Secondo la legge, infatti, l’ambulatorio è quella struttura in cui “si praticano attività diagnostiche o terapeutiche di particolare complessità invasive e semi-invasive in anestesia topica, locale, loco regionale” e per procedere all’apertura di un ambulatorio è necessaria una speciale autorizzazione fornita dal sindaco, così come sancito dall’art. 193 R.D. 27 luglio 1934, n. 1265 – testo unico delle leggi sanitarie.
All’interno dello studio medico, invece, non troveremo attrezzature per erogare prestazioni chirurgiche, è il luogo in cui persone malate o potenzialmente tali, ma non ricoverate, possono accedere per eseguire una visita diagnostica. Ciò significa che nello studio medico non si possono eseguire operazioni chirurgiche né interventi odontoiatrici che necessitano di anestesia totale.
Accanto a queste due tipologie, se ne aggiunge una terza, vale a dire il poliambulatorio. Tale struttura rientra nell’ambito ambulatoriale che però si caratterizza dall’essere un’attività commerciale vera e propria, configurabile come struttura aperta al pubblico, pertanto richiede un’organizzazione di tipo differente.
Aprire uno studio medico: l’iter burocratico da seguire
Diciamolo subito: aprire uno studio medico è un po’ più complicato che in passato. Infatti per molti anni agli studi medici ed odontoiatrici non è stato imposto alcun obbligo autorizzativo, in quanto non rientranti fra le strutture soggette ad autorizzazione ai sensi del Testo Unico delle Leggi Sanitarie.
Oggi invece, il primo aspetto da tenere in considerazione per l’apertura di uno studio medico o un ambulatorio medico privato è il rispetto delle normative che disciplinano il settore in Italia, a partire dall’Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale. Oltre a questo bisogna attenersi alla legge n.517 del 1993 e n.229 del 1999 e seguire un preciso iter burocratico.
La prima cosa che il medico deve fare per aprire uno studio medico privato è regolarizzare la sua posizione ovvero possedere i titoli che abilitano all’esercizio della professione di medico. In altre parole occorre:
- essere iscritto all’Ordine dei Medici;
- iscritto alla Cassa di previdenza dei medici o ENPAM;
- aprire la Partita IVA e regolarizzare la posizione all’INAIL;
- attivare una casella PEC ovvero di posta elettronica certificata;
- presentare le SCIA al Comune in cui è ubicato lo studio: la SCIA rappresenta il documento mediante cui il professionista che intenda aprire uno studio medico dichiara che lo studio rispetta tutti i requisiti previsti. Mediante la presentazione di questa dichiarazione, il medico è legittimato ad iniziare l’attività: entro 60 giorni, il Comune può evidenziare eventuali difetti e adottare i dovuti provvedimenti bloccando lo svolgimento dell’attività interna allo studio.
Quando non sussiste l’obbligo della SCIA
Per completezza, è bene segnalare che sussistono anche tipologie di studi medici esenti da ogni obbligo, ivi incluso l’obbligo di SCIA. Si tratta in primo luogo degli studi di medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta convenzionati con il SSN, purché non svolgano negli stessi attività libero professionale specialistica.
Non vi è obbligo di SCIA neanche all’interno di studi dove si effettua mera attività peritale senza contatto col paziente ed infine per gli studi dove si effettua esclusivamente attività di psicoterapia, se invece si svolgono sedute di psichiatria con prescrizione di farmaci, si ricade nell’obbligo della SCIA semplificata.
Affidarsi a un buon commercialista permetterà al medico di seguire senza sbagliare tutto l’iter burocratico e ricordiamo che è anche possibile costituire uno studio associato di medici, a patto che tutti i medici coinvolti siano regolarmente iscritti all’Ordine dei Medici.
Generalmente per aprire uno studio medico non è richiesta l’autorizzazione sanitaria. Tuttavia dal momento che la normativa varia a seconda della Regione è meglio informarsi presso l’ASL di competenza per ricevere tutte le informazioni.
Sicuramente oggi aprire uno studio medico privato offre importanti vantaggi. Sempre più persone preferiscono ricorrere a visite specialistiche a pagamento, piuttosto che attendere i lunghi tempi di attesa delle strutture pubbliche. Il medico privato offre un servizio rapido, efficiente e di alta qualità e può ottenere in tempi brevi ottime opportunità di guadagno.
Oltre all’iter burocratico, per aprire uno studio medico privato è necessario trovare un locale adatto, che deve rispondere a determinati requisiti.


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Quali locali usare per uno studio medico
Pochi sanno che in alcuni casi anche una abitazione privata può diventare uno studio medico, a patto di rispondere a determinati requisiti, gli stessi di un locale pubblico: l’abitabilità, una illuminazione adeguata e una buona aerazione (preferibilmente con finestre). Naturalmente, se si tratta di convertire un appartamento in studio medico, è buona norma verificare il regolamento condominiale dello stabile: se non ci sono divieti specifici per gli studi medici, si può procedere.
Abitabiltà – illuminazione adeguata e aereazione
In tutti i casi i locali dello studio medico devono essere ben separati dagli altri locali: pensiamo, ad esempio, agli studi collocati all’interno delle palestre o dei centri estetici. Naturalmente non bisogna trascurare la scelta degli arredi dell’ambulatorio medico e la strumentazione medica necessaria a svolgere l’attività di medico privato.
In particolare lo studio vero e proprio deve essere facile da pulire e assicurare ai pazienti la giusta privacy e un servizio igienico con asciugamani monouso e sapone in dispenser, ma soprattutto accessibile anche ai disabili.
La sala d’attesa, invece, deve essere arredata con sedie comode e dare ai pazienti lo spazio per muoversi, senza creare disagio. Tutti i locali devono essere ben illuminati e magari si può completare l’arredo con un tavolino e delle riviste per far passare il tempo ai pazienti in attesa. L’utente deve sempre sentirsi a proprio agio e aspettare il suo turno in un’atmosfera rilassante.
La normativa non stabilisce le dimensioni dello studio medico privato e possono bastare anche 50 metri quadrati tra studio vero e proprio sala d’attesa e servizio igienico.
Quanto costa aprire uno studio medico? Quali sono i guadagni?
La principale domanda degli aspiranti medici privati riguarda i costi da sostenere per aprire uno studio medico e sicuramente non sono pochi tra l’acquisto della strumentazione, l’acquisto o l’affitto di un locale adatto, i costi per l’arredamento.
Certamente l’investimento iniziale, anche se importante, viene ripagato dai guadagni dello studio medico dato che il medico privato svolge la sua attività dietro compenso economico e solitamente riesce, in poco tempo, a creare un giro di clienti e farsi conoscere sul territorio. Sicuramente il successo dell’ambulatorio privato dipende da diversi fattori, tra cui:
- Competenze
- Professionalità
- Capacità di entrare in relazione con i pazienti
Senza dubbio, aprire uno studio in proprio è un’esperienza esaltante, ma sono davvero tante le pratiche da completare e gli obblighi da rispettare. Spesso, per evitare spiacevoli equivoci, è essenziale rivolgersi a qualcuno con esperienza che possa supportarli nella fase iniziale della loro carriera.
In un secondo tempo, quando lo studio si è avviato, potrebbe rivelarsi necessario fruire dei servizi di una segretaria che si occupi del ricevimento dei pazienti e della parte contabile / amministrativa. Ovviamente, assumere una persona che svolga le mansioni di segreteria, ha un costo da non sottovalutare.
L’importanza di una buona assicurazione professionale
Tutti i medici liberi professionisti devono poter contare su una buona assicurazione professionale e RC Medici ha ideato una formula davvero vantaggiosa per tutti i medici, sia giovani che specialisti.
Assicurazione studio medico: perchè stipularla
E’ importante sottolineare che, oltre alla stipula di un’assicurazione per medici, potrebbe essere vantaggiosa la stipula di un’assicurazione che vada a coprire dai danni legati in modo più specifico allo studio medico. Infatti, non sono pochi i rischi che riguardano lo studio in sè: basti pensare a eventuali danni ad apparecchiature (talvolta molto care), incendi, alluvioni ed eventi atmosferisici generalmente intesi. E non si tratta sempre e solo di danni a cose: tra gli altri rischi, potrebbero essere anche danneggiate persone.
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Cosa non deve mancare in uno studio medico
Partendo dal presupposto che ciascun medico può arredare il proprio studio medico con gli attrezzi e gli strumenti che ritiene più idonei all’esercizio della propria professione, vi sono comunque alcuni elementi che, a nostro parere, non dovrebbero mai mancare. Vediamo di quali si tratta.
- Lettino medico: fondamentale per visitare il paziente, il lettino è uno degli elementi imperdibili all’interno di uno studio medico. In commercio è possibile trovarne davvero di ogni tipo, quasi tutti presentano una robusta e resistente struttura in acciaio o raramente in legno ed un rivestimento in similpelle. Sui lettini si trova o si aggiunge l’apposito vano porta-rotolo dove posizionare il rotolo di carta che poi andrà a rivestire il lettino.
- Carrello medico: si compongono di vari piani di appoggio ed una struttura solida e semplice da trasportare, per mezzo delle ruote di cui tutti, o quasi, i carrelli medici sono dotati. Sono utili per poggiare e spostare facilmente i vari prodotti medicali.
- Sgabello medico: comodità e funzionalità sono le parole che dovrebbero guidare il medico nella ricerca dello sgabello medico da acquistare. È infatti molto importante che il soggetto possa contare su una seduta ergonomica che gli permetta di lavorare serenamente.
- Paravento medico: presente in quasi tutti gli studi medici, il paravento è utile per proteggere la privacy del paziente durante la visita sia dalla presenza di suoi accompagnatori e sia dall’ingresso accidentale di altra gente all’interno dello studio medico.
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