AGGIORNAMENTO DEL 24 FEBBRAIO 2020 –
SLITTA ESAME DI STATO ABILITAZIONE MEDICINA 2020 PER CORONAVIRUS
Sembra che a seguito dell’epidemia di Coronavirus, le date dell’abilitazione non siano più confermate.
Probabilmente in molte università del nord slitteranno in avanti e non si terranno più in data 28 febbraio.
A seguito dello slittamento della data di ABILITAZIONE, ci si è posti il problema di come faranno i medici che dovevano abilitarsi nei prossimi giorni e che avevano vinto la borsa per il corso di MMG a frequentare lo stesso corso.
Le scuole hanno anticipato che faranno il possibile per non far decadere i termini.
Da poco il MIUR ha fissato le date per l’abilitazione medicina 2020.
Il termine per presentare le domande per l’abilitazione è il 28 febbraio 2020. Ecco cosa sapere, ricordando che per maggiori informazioni si può visitare questo sito.

Esame di Stato abilitazione medicina 2020: requisito fondamentale per l’iscrizione all’Albo
Gli aspiranti medici che hanno superato l’esame di abilitazione medicina possono ora fare richiesta di iscrizione all’albo e la scadenza per la presentazione delle domande è il 28 febbraio 2020.
La fonte principale di informazioni sull’esame di abilitazione si trovano sul sito dell’Ordine dei Medici, da sempre la “casa” del medico professionista e degli aspiranti dottori.
La prima cosa da fare per esercitare la professione di medico è iscriversi al relativo Albo, ai sensi dell’art. 2229 del Codice Civile e dell’art.8 del DLCPS 13/09/1946 n.222.
L’iscrizione si effettua presentando l’apposita domanda di iscrizione all’Ordine della provincia in cui si risiede o si ha stabilito il domicilio.
Alla domanda, in bollo, l’aspirante medico dovrà allegare le attestazioni del versamento delle tasse:
- tassa di concessione governativa;
- tassa di iscrizione all’Ordine.
Inoltre va aggiunta la fotocopia di un documento di identità, del codice fiscale e una foto tessera. Ricordiamo che non servono altri documenti o certificati, dato che la domanda va presentata sotto forma di autocertificazione.
In alcuni casi può accadere che la domanda di iscrizione all’Albo dei Medico non sia accolta dal Consiglio dell’Ordine, qualora manchino i requisiti previsti dalla legge: residenza anagrafica, titolo di laurea, titolo di abilitazione, assenza di carichi penali e condanne. Qualora venga a mancare uno qualsiasi dei seguenti requisiti, il candidato e aspirante medico non può esercitare la professione.
Esami di Stato medicina 2020: tempi ridotti per i neodottori
Il 2020 porta una bella novità per gli aspiranti medici: si riducono i tempi per ottenere l’abilitazione con l’esame di Stato.
In particolare, il tirocinio obbligatorio di tre mesi non si svolgerà dopo la laurea, ma durante il corso degli studi.
Inoltre, aumenta il numero delle sessioni annuali per sostenere l’esame e ottenere l’abilitazione medicina, dato che passano da 2 a 3 e si rende più pratica la prova.
L’obiettivo è uniformare il percorso per diventare medici abilitati a quello in vigore nella maggior parte dei Paesi Europei per favorire un più rapido ingresso dei neomedici nel mondo del lavoro.
Un’ulteriore novità è la possibilità di sostenere l’esame di Stato per l’abilitazione in medicina subito dopo la laurea e saranno gli stessi Atenei a organizzare le prove di abilitazione, che si terranno a marzo, luglio e novembre.

Abilitazione medicina 2020: una prima fase transitoria
Come abbiamo detto, la novità principale è l’anticipazione del tirocinio obbligatorio al quinto anno di corso, a patto di aver completato tutti gli esami del quarto anno.
Il testo che permetterà di introdurre questa modifica è al vaglio della Corte dei Conti e se ne attende la pubblicazione finale. Ad ogni modo si prevede una fase transitoria di due anni in cui il laureando in medicina potrà scegliere quando effettuare il periodo di tirocinio.
Gli studenti dell’esame di abilitazione in medicina continueranno, invece, a sostenere i 200 quesiti a risposta multipla e qui puoi trovare una simulazione dell’esame di Stato in medicina.
Saranno, invece, solo 50 le domande della parte “pre-“clinica, con 150 domande relative alla formazione “clinica”. La parte “pre-clinica” verterà su test e quesiti che riguardano le conoscenze di base.
Il focus sarà indirizzato ai meccanismi fisiopatologici e alle conoscenze riguardanti la prevenzione e la terapia in genere. La seconda parte, invece, cioè quella “clinica”, riguarderà la verifica delle capacità del candidato nel mettere in atto le proprie conoscenze biomediche e cliniche alla pratica medica.
Si valuterà quindi se il candidato sarà in grado di risolvere problematiche di deontologia professionale e di etica medica.
Ma non solo: la prova comprenderà anche una serie di quesiti relativi a problemi clinici che interesseranno le aree della medicina e della chirurgia, e delle relative specialità: dalla pediatria, l’ostetricia e ginecologia, alla diagnostica di laboratorio e strumentale e alla sanità pubblica.
Cosa fare subito dopo l’abilitazione in medicina
Ricordati che una volta che ti sei iscritto all’ordine dei Medici diventa necessaria una copertura assicurativa per i danni a terzi che si possono causare durante l’esercizio della professione.
Meglio muoversi per tempo, per evitare corse all’ultimo minuto in caso di un incarico di sostituzione “improvviso”.
L’esame di Stato del futuro: aperta la strada al Progress Test
Oltre alle novità appena indicate, l’obiettivo futuro è sostituire l’esame per l’abilitazione medicina con un sistema di Progress Test, ovvero un test in itinere durante il percorso di laurea.
In questo modo, la laurea in medicina diventerà l’ultimo atto della valutazione del medico ai fini dell’ammissione all’Ordine dei Medici e permetterà l’immediato accesso alla professione.
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